Molti sanno chi è Antonia Monopoli ma pochi sanno chi è Antonia. Antonia Monopoli è una nota attivista nel mondo dei diritti LGBTQI, responsabile dello Sportello Trans ALA Milano Onlus.

Antonia è una donna transessuale, scarpe basse, trucco leggero, capelli lunghi e soffici che fanno pensare ad un rossastro tramonto, che vive il suo essere presente con la consapevolezza di chi sa di doversi guadagnare, con la forza e la costanza del vivere in un tempo che sfugge ma non ritorna, la felicità ritagliata da un angolo di silenzio nel caos della città, la casa di periferia ed una finestra dalla quale poter far entrare la luce del dì e della strada.

In “Antonia” non sono le scene, i luoghi, le persone ad entrare nella telecamera ma è la telecamera che si lascia inghiottire da un mondo fatto di semplicità, delle noie e delle speranze del quotidiano, del riscatto sul male di vivere che vince anche chi ha il coraggio ma non chi ha avuto e dato coraggio. Senza esclusione di colpi. Accogliendo tra risate e occhiate di seduzione, la passionalità che si veste di rosa, che si mostra nei seni appuntiti e bagnati, che si scopre sfogliarsi nel concedersi una pausa dall’apollineo in un dionisiaco che trasforma in spirituale tutto ciò che è e magari solo sembra di fisico, ”E’ la curiosità degli uomini che spinge gli uomini a venire con noi donne trans“. La curiosità mai impertinente se è la curiosità che porta all’autoconsapevolezza e salva dall’ignoranza.

Per Dimitri Singenberger (il regista) un documentario (presentato d’altronde all’annuale MIX Festival del Cinema LGBTQI 2014 a Milano) ma che giunge allo spettatore come un docufilm, del quale il pubblico non riesce a scandirne il tempo e a percepirne con certezza lo scorrere, il corto di un nuovo tempo in vecchi spazi, dal quale non si può pretendere di imparare o capire qualcosa, ma attraverso il quale potersi perdere e ricordarsi di avere la possibilità, oltre che di vedere, di osservare la vita; riporre la telecamera e indossare gli occhiali di Antonia, per divenire spettatori e attori della nostra stessa vita, nella rara e malinconica bellezza di ogni singolo giorno.

 Gerardo Maiello